Descrizione
Centro collinare, di origine longobarda, con un’economia che si fonda soprattutto sulle attività agricole e industriali. I faresi, che fanno registrare un indice di vecchiaia nella media, vivono prevalentemente nel capoluogo comunale e nelle località Crosara e San Giorgio di Perlena; il resto della popolazione si distribuisce in vari nuclei urbani minori e in numerose case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con oscillazioni altimetriche accentuate, che variano tra i 110 e i 403 metri sul livello del mare. Anche l’andamento plano-altimetrico dell’abitato, interessato da un fenomeno di espansione edilizia, si presenta tipicamente collinare. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, in campo azzurro, una pianta di vite, munita di tre grappoli d’uva dorata e radicata su una verde campagna.
Storia
Il toponimo è di evidente origine longobarda e il Canonico Mario Lupo nel prodromo del suo codice diplomatico scrisse che indicava una piccola villa con poderi posta sotto la giurisdizione di qualche famiglia con alle proprie dipendenze fittavoli, domestici e servi, dai quali veniva abitata e coltivata. Per queste caratteristiche il nome è comune a molte altre località che furono interessate dal feudalesimo longobardo. La sua storia è da sempre intrecciata con quella del territorio vicentino, sia quando questo conobbe ricorrenti devastazioni straniere, sia quando beneficiò dello splendore della repubblica di Venezia. Del suo patrimonio storico-architettonico sono degne di nota: la chiesa parrocchiale, che conserva una notevole pala d’altare di scuola dei Da Ponte di Bassano, dedicata a San Bartolomeo Apostolo; la chiesa dell’immacolata Concezione, che fu costruita nel 1888 e contiene una chiesetta più antica consacrata nel 1494 dal Vescovo di Padova, Pietro Barocci; in essa sono conservati altari e affreschi che si fanno risalire al Quattrocento.
Economia
Oltre che degli ordinari uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco. L’economia locale si basa sull’armonica combinazione di due componenti essenziali: agricoltura e industria. La prima continua a costituire una risorsa economica rilevante per la comunità; una posizione di preminenza è occupata dalla coltivazione di cereali, ortaggi, foraggi, alberi da frutta e viti da vino. È praticato, pure, l’allevamento di bovini, suini e avicoli. L’industria è orientata sia verso i comparti tradizionali dell’abbigliamento, dell’edilizia e delle calzature, sia verso attività più moderne, come, ad esempio, la costruzione di macchinari per ufficio o la fabbricazione di articoli in plastica. Nel panorama globale, i settori che spiccano, almeno per numero di addetti, sono quello tessile e quello metallico. La dotazione di strutture e di servizi non è particolarmente ricca, ma è comunque proporzionata alle esigenze degli abitanti; è presente il servizio bancario. Non si segnalano strutture sociali degne di nota. La salvaguardia del patrimonio culturale è assicurata dalla biblioteca comunale; le strutture scolastiche sono rappresentate dalla scuola materna, dalle scuole elementari e dalle medie. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e, in minor misura, di soggiorno. Il servizio sanitario è assicurato dalla farmacia; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.
Relazioni
Abbastanza frequentata per turismo, un certo richiamo è esercitato pure dal suo discreto numero di industrie, che oltre a occupare i residenti, richiamano manodopera anche dai comuni vicini. Non è particolarmente ricco il calendario degli appuntamenti tradizionali e folcloristici: si registra, a tale scopo, la sola sagra patronale (20-25 agosto), a carattere religioso, che prevede la processione, la degustazione di cibi locali e vini tipici del posto; il tutto accompagnato da intrattenimenti vari. La festa del Patrono, San Bartolomeo, si celebra il 24 agosto.
Località
Astico, Bivio Costa, Ca' Simonati, Cacciatore, Capovilla, Chiavone, Cima, Colombare, Costa, Crosara, Farneda, Fortelongo, Lavarda, Poletti, Reale, Rosi, San Giorgio di Perlena, Torricelle, Zucchi
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Fara Vicentino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 3.852
- Lat 45° 44' 17,90'' 45.73830556
- Long 11° 32' 50,37'' 11.54732500
- CAP 36030
- Prefisso 0445
- Codice ISTAT 024040
- Codice Catasto D496
- Altitudine slm 202 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2625 - Superficie 15.25 Km2
- Densità 252,59 ab/Km2
- Sismicità Zona 3
- Alba 04:45
- Tramonto 19:35
- Maria Teresa Sperotto
- Piazza Arnaldi 1
- 36030 (VI) Veneto
- faravicentino.vi@cert.ip-veneto.net
- www.comune.faravicentino.vi.it
- 93004390246